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Incontri a Cefalù
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Ogni novembre le comunità missionarie del vangelo si riuniscono a Cefalù da un venerdì pomeriggio alla domenica seguente per discutere di un tema con validi interlocutori (teologi, sociologi, psicologi, giornalisti, scrittori...)
Iniziamo qui a riportare articoli, filmati, opinioni, ecc.
Una serata ecumenica a Bosco Minniti
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Una serata a Bosco Minniti con il pastore evangelista Huw Anderson e sua moglie Alex
Bocche e bocche che cantano pace a sazietà fra sorrisi spontanei
Da nonna Silvana
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Siamo andati dalla nostra grande parrocchiana di cuore grande che è nonna Silvana. Abbiamo vissuto un momento del suo lavoro
mentre entravano e uscivano clienti che diventavano anche se non lo erano stati primi tutti suoi amici e fratelli a cui rivolgere la
parola con gentilezza e offrire qualcosa in più rispetto a ciò che ordinavano. Un cammino di fede e testimonianza è quello di nonna
Silvana dalla cucina sana che sempre tutti accoglie fra le sue poderose e avvolgenti mani non tenendo conto del colore, sesso, età,
classe sociale. Per lei è tutto un popolo che la circonda e che lei vuole circondare d'affetto e di poesia che adora e che esegue in bei
componimenti.
Tanti e tanti auguri nonna di tutti, che tu possa dare ancora più pace e serenità a questo mondo in cui valori come solidarietà,
giustizia, rispetto, dignità vengono svenduti per pochi denari.
Oscenità Umane
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Articoli su diseguaglianza, povertà, precariato, etc...
In Europa ci sono 122,6 milioni di persone a rischio di povertà ed esclusione, vale a dire quasi un europeo su quattro. E' quanto rileva il il rapporto sui diritti globali promosso dalla Cgil con la partecipazione di ActionAid, Antigone, Arci, Cnca, fondazione Basso-Sezione Internazionale, Forum Ambientalista, Gruppo Abele e Legambiente. All`inizio della crisi erano le persone a rischio povertà ed esclusione erano 116 milioni. Alcuni Stati membri hanno percentuali drammatiche, come la Bulgaria (48%), la Romania (40,4%), la Grecia (35,7%), l`Ungheria (33,5%) a fronte di percentuali tra il 15 e il 16% di Paesi come Svezia, Finlandia, Olanda e Repubblica Ceca. L`Italia registra il 28,4%. Dato dunque superiore alla media europea, per un totale di 17 milioni e 330mila persone. A fronte di questo "drammatico ed eloquente" quadro, nel quadriennio 2008-2012 l`Europa ha disinvestito nel welfare, in ossequio agli imperativi dell`austerità e del fiscal compact, con un taglio sulla spesa sociale europea per un ammontare totale di circa 230 miliardi di euro. Disinvestire nel welfare ha, tra gli altri, anche avuto l`esito di distribuire i rischi di impoverimento in modo selettivo e diseguale, gravando soprattutto sui più deboli. Anziché essere contrastata, la crescente povertà viene perpetuata, diviene una condizione non transitoria, una sorta di buco nero sociale dove le povertà diventano a bassissima reversibilità, nel quale è sempre più facile scivolare e da cui è, e sarà, praticamente impossibile uscire. Anche nell`ultimo anno, le politiche seguite non sono andate nel verso di sostenere le parti sociali più deboli e il lavoro e nel ridurre le diseguaglianze, denuncia il rapporto. All`opposto, hanno premiato i responsabili della crisi stessa, vale a dire la grande finanza. Dal 2007 le banche centrali di tutto il mondo hanno aumentato la quantità di moneta da 35mila miliardi di dollari a 59mila miliardi. Un mare di liquidità che ha inebriato i mercati finanziari, ma non è sgocciolato a sostenere l`economia precaria delle famiglie e delle piccole imprese, mentre è continuata la "sciagurata politica" dell`austerity.