Serata Teatrale ecumenica

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Storia vera messa in scena dalla compagnia teatrale dei cristiani evangelici di Lentini. Un giovane nord africano carico di sogni arrivato in Sicilia diventa un "vu' cumprà" e alla fine un camion asfalta i suoi sogni.

Bella serata di ecumenismo con la messa in scena di un'opera teatrale scritta e diretta da Enzo Caruso della chiesa evangelica di Lentini di cui fanno parte anche gli attori

Ultimo toccante atto: la lettura di tratti del diario di Amidh morto sulla strada

La serata del Bar dell'Accoglienza

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La sera del 26 Aprile 2016 la comunità insieme a Paolo Coccheri si è interrogata sulla solitudine di oggi che si vive nel quartiere e nella città da parte di anziani, ma anche di tante altre persone.

L'intervento di P. Coccheri

La proposta di P. Carlo

La messa con il vescovo emerito G. Costanzo

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si è svolto con tanta partecipazione la messa del 17 Aprile in presenza del vescovo emerito Giuseppe

Costanzo per celebrare i suoi 40 anni di sacerdozio

Giuseppe Costanzo, è nato a Carruba di Riposto (diocesi di Acireale) il 2 gennaio 1933. È stato ordinato sacerdote nel giorno della solennità dell'Assunzione di Maria il 15 agosto del 1955. È stato professore di esegesi e lingue bibliche. Il 21 febbraio 1976, papa Paolo VI lo nominò vescovo ausiliare di Acireale assegnandogli la sede titolare di Mazaca. Già Rettore del Seminario vescovile di Acireale. Fu consacrato vescovo il 4 aprile 1976. Viene nominato Assistente Generale dell'Aci e manterrà questo incarico dal 22 gennaio 1978 fino al 1982. Papa Giovanni Paolo II nel 1982 lo nominò vescovo di Nola, dove per sette anni esercitò il suo ministero episcopale, fino alla promozione alla sede arcivescovile metropolitana di Siracusa il 7 dicembre 1989. È stato vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana e vicepresidente del Convegno nazionale delle Chiese d'Italia a Palermo.

Arcivescovo di Siracusa

Per volontà dell'arcivescovo Costanzo si è realizzato il completamento della costruzione della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, consacrata da papa Giovanni Paolo II il 6 novembre 1994.

Mons. Costanzo ha anche promosso il culto di Santa Lucia, patrona di Siracusa. Nel 2004 ha indetto un Anno Luciano in occasione del 1700º anniversario del martirio di Santa Lucia e nell'occasione ha chiesto ed ottenuto dal cardinale Angelo Scola, allora patriarca di Venezia, la concessione del corpo di Santa Lucia in occasione dei solenni festeggiamenti di dicembre.

Nel 2005, in occasione del suo 50º giubileo sacerdotale, ha indetto, unitamente all'Anno Eucaristico, un Anno Vocazionale. Sempre in occasione del suo giubileo, il 1º settembre, in occasione delle celebrazioni della Madonna delle Lacrime, l'on. Gianbattista Bufardeci, sindaco di Siracusa, ha consegnato a mons. Costanzo la cittadinanza onoraria.

I fedeli dell'arcidiocesi di Siracusa hanno apprezzato l'idea della Scuola della Parola, che l'arcivescovo ha proposto ogni mese ai fedeli. Ciononostante, negli ultimi anni del suo episcopato, fu poco frequentata.

Per l'anno pastorale 2006/2007 ha indetto un Anno Paolino.

È stato vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana fino al 30 gennaio 2008, quando, durante la sessione invernale della Conferenza episcopale siciliana è stato nominato come successore l'arcivescovo di Catania Salvatore Gristina.

Il 12 settembre 2008 il Papa ha accettato le dimissioni presentate per raggiunti limiti d'età secondo le norme del Codice di Diritto Canonico al compimento dei 75 anni. Monsignor Costanzo è divenuto arcivescovo emerito di Siracusa. L'8 novembre del 2008 accoglie il suo successore, Mons. Salvatore Pappalardo consegnandogli il Reliquiario della Madonna delle Lacrime, di cui l'arcivescovo è il custode. I giudizi sul suo governo sono ancora controversi.

Giovedì Santo 24 Marzo 2016

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Dio è pane spezzato, calice condiviso, colui che lava i piedi a tutti. Amore totale e gratuito. Dio è colui che scende nel punto più basso della condizione umana, ne condivide anche la morte e l'annientamento nel sepolcro e in cambio vuole divinizzare l'uomo.

Chiunque accetta di essere figlio di un tale padre, deve accettare di avere lo stesso DNA così sarà suo figlio.

Questi figli suoi sono simboleggiati dal "Laureddu" segno di una umanità nuova, bianca di luce nel cuore, fragile, spoglia di potere, ricchissima di dignità, che non invecchia mai nell'anima e dove passa lascia un profumo di solidarietà.