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Il ritiro di settembre 2012

Bisogna innanzitutto affermare che: il ritiro del 23 settembre 2012 si è svolto in maniera diversa da altri.

Erano presenti parecchie persone fra cui molti scout ed è stato dato più spazio ai convenuti, perché ci si è divisi in gruppi di lavoro per far scaturire proposte in un apporto più incisivo della parrocchia nel quartiere.

In un primo momento con un’iniziale preghiera si è iniziato con un’introduzione di p. Carlo che ha parlato sul tema del messaggio della salvezza portato da Cristo come pienezza dell'uomo, oggi sempre più attuale, da portare avanti come centro della missione da parte del cristiano militante. Continuando ha posto l’attenzione sui bambini, che Gesù in vari punti del nuovo testamento esprime, ma ciò è presente anche nella bibbia. Il porre “in mezzo” il bambino quale personaggio non eliminabile rappresentante i veri paria della società di allora, ma ancora oggi gli indifesi rispetto al mondo che li circonda.

E il bambino rappresenta il povero, l’uomo spogliato di tutto. Il sacramento che istituisce Gesù. Ecco che davanti al diavolo (qualsiasi persona, potere che sballa, divide con violenza) c’è da porre al centro l’uomo, sanare le ferite, educare alla custodia del creato con la solidarietà partendo dagli ultimi, andando lungo un percorso fra credenti e non, ma essendo credibili per raggiungere il risultato in cui tutte le credenze religiose e laiche tentano di raggiungere: quello di arrivare a situare al centro l’uomo in tutta la sua piena umanità.

Nel gruppo A si è discusso di come riuscire ad avere un consiglio pastorale funzionante e mensilmente riunito. È doveroso assumere un pieno impegno responsabile per l’iniziativa della formazione di un coro di cui il professore (Andrea Schiavo) si è fatto carico di costituire, della preparazione di un libro di canti, così come per tutte le attività in parrocchia. Bisogna trovare modi per entrare in contatto con le famiglie e ciò può verificarsi nei momenti di conoscenza al catechismo. Gli scout quest’anno celebrano il 25° del loro inizio d’attività in parrocchia e vogliono festeggiarlo coinvolgendo i parrocchiani. In ultimo si è accennato al protocollo sul parco del quartiere e che davanti al continuo silenzio del comune è necessario ricercare vari modi d’agire per smuovere i responsabili, affinché si raggiungano risultati positivi per un bene così importante nel quartiere.

Nel gruppo B si era discusso della mancanza di ricambio dei ministri straordinari e quindi, nel futuro di perdita dell’esperienza di questi. Una questione che bisogna verificare. Da parte scout c’è la loro decisione per un percorso d’iniziazione cristiana proposta a tutti con un itinerario di testimonianza fino alla maggiore età.

Nel gruppo C la preparazione a feste e cene sociali comunitarie sono importanti per socialità di più persone del quartiere. Inoltre, c’è l’esigenza dell’educare contro gli sprechi mettendoci per primo noi in discussione. Infine, accettare la differenza che esiste fra gruppi non cristiani in parrocchia.

Gruppo D tenendo presente il discorso fatto prima della messa in mezzo dei bambini si pensava a un progetto di una scuola per tutti, anche un centro d’ascolto per le famiglie e le persone (divorziati sposati, separati, etc) che vivono problemi complessi nella società, che chiedono attenzione, cui la parrocchia non può non pensare. Ecco che diventa importante curare le relazioni personali partendo da quelle persone che si avvicinano in parrocchia poco, anche solo per la messa.

Chiaramente questa è una sintesi in questa prima comparsa sul sito, nelle prossime volte il tutto sarà più elaborato.