Progetto pastorale Novembre 2015

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Uno sguardo di misericordia sul quartiere, sulla città

 

 

Proposta pastorale

Il progetto "parrocchia comunione di comunità"

Per rinnovare la parrocchia non bastano da soli i principi teologici, né gli orientamenti magisteriali, né le ricerche pastorali aggiornate.
Occorrono anche progetti pastorali capaci di rievangelizzare di fatto il popolo di Dio presente nei territori delle parrocchie.
Qui di seguito presentiamo il progetto "parrocchia comunione di comunità".
Si tratta ovviamente di "un" progetto, non "del" progetto. Di un progetto che ha lo scopo di trasformare e porre la parrocchia in stato permanente di missione nel territorio attraverso la realizzazione delle comunità ecclesiali di base (CEB) e con l'apporto determinante dei laici debitamente preparati ad hoc dal parroco locale.

Il progetto mette la parrocchia in stato permanente di missione, passando da una pastorale di conservazione ad una pastorale di missione; da una pastorale solo cultuale e sacramentale ad una pastorale integrale, aperta anche al culturale e al sociale
Le sue radici affondano nell’ecclesiologia totale del Concilio Vaticano II che descrive la Chiesa:

Le note che lo contraddistinguono sono:

Un progetto per la parrocchia

Il progetto “parrocchia comunione di comunità” nasce per rispondere ai problemi della parrocchia contemporanea considerata “l’espressione più visibile della Chiesa locale nel territorio”, luogo ordinario della pastorale perché posta tra le case della gente” (Cfr., Giovanni Paolo II, Christifideles laici, n. 26).

Don Fallico, nel suo libro Le cinque piaghe della parrocchia italiana compie una analisi coraggiosa dei problemi più urgenti della parrocchia e della sua pastorale e ne sintetizza alcuni, chiamandoli metaforicamente “piaghe”:

  1. Prima piaga: missione anemica
    Si presta molta attenzione ai pochi che frequentano il tempio e si trascurano i molti che vivono nel territorio. La parrocchia, invece, è nata per essere Chiesa missionaria tra la gente.
  2. Seconda piaga: catechesi sclerotizzata
    Si è molto intenti ad organizzare la catechesi mentre il popolo di Dio manca oggi di evangelizzazione. Spesso, inoltre, la catechesi è finalizzata ai sacramenti e non è in funzione della vita. La parrocchia non si fa carico dell’annuncio del vangelo ai lontani e della catechesi permanente degli adulti.
  3. Terza piaga: disimpegno socio-pastorale 
    Si è sempre più impegnati in campo cultuale e sempre meno in quello socio-culturale. La parrocchia non si interessa alla vita del territorio, è poco attenta ai bisogni dell’uomo.
  4. Quarta piaga: scollamento tra parrocchia e movimenti
    Manca nella parrocchia il dialogo tra comunità, associazioni, movimenti e gruppi, intesi come membri della stessa famiglia ecclesiale. La parrocchia spesso non è segno di un cammino pastorale armonico e unitario.
  5. Quinta piaga: clero non sempre attento alle nuove domande socio-pastorali
    Il clero stenta, molte volte, ad uscire dall’”ovile” perché poco allenato al dialogo con il mondo. Il parroco non sempre possiede la formazione umana e pastorale adatta allo svolgimento del suo ministero.

Le piccole Comunità Ecclesiali di Base

Le piccole “Comunità Ecclesiali di Base” (CEB) costituiscono uno degli elementi portanti del progetto parrocchia comunione di comunità. Esse non costituiscono un nuovo Movimento nella Chiesa (semmai sono per una Chiesa in movimento), né una nuova associazione, né nuovi gruppi ecclesiali, né nuove strategie pastorali. Sono invece un nuovo modo di vivere la Chiesa all’interno della parrocchia contemporanea.
Pertanto esse sono intese come:

Ad esse è affidata la responsabilità pastorale della zona in cui nascono e operano:

Di esse nuovi operatori pastorali sono i laici guidati dai pastori locali.

I tempi del progetto

La realizzazione del progetto non avviene dall’oggi al domani, ma in una successione graduale di tempi e momenti diversi tra loro correlati.

Primo tempo: suddivisione del territorio in zone pastorali

Secondo tempo: individuazione e formazione degli animatori e dei coordinatori

Terzo tempo: avvio delle piccole comunità

Quarto tempo: cammino di catechesi permanente e servizio nel territorio

Quinto tempo: pastorale d’insieme

Le strade del progetto

Corrispondenti alle mete, occorre scegliere tre strade da percorrere

La comunità
E’ la forma concreta della comunione. Per superare un cristianesimo anonimo e di massa, la parrocchia deve offrire a tutti la possibilità di fare esperienza di Chiesa in piccoli gruppi “a misura d’uomo”. Per questo il progetto “parrocchia comunione di comunità” promuove le comunità ecclesiali di base (CEB), come articolazioni più piccole di Chiesa dislocate nel territorio, come gruppi-lievito con funzione missionaria.

Il laicato
La promozione del laicato è la condizione per vivere un servizio ministeriale multiforme e rispondere ai molteplici bisogni pastorali della parrocchia. Occorre che la parrocchia valorizzi i laici e li formi permanentemente allo svolgimento delle loro funzioni di evangelizzatori e di testimoni nel mondo. Nel progetto “parrocchia comunione di comunità” sono i laici i nuovi evangelizzatori delle basi popolari. Sono essi gli animatori e i coordinatori delle CEB. Sono essi che individuano i bisogni del territorio e si mettono a servizio delle diverse necessità.

Il territorio
La natura missionaria della Chiesa impone alla parrocchia di uscire fuori dal “tempio” e scegliere il territorio come luogo del suo impegno pastorale. La parrocchia è infatti un “soggetto sociale” e come tale deve farsi carico di tutti i problemi umani del popolo che risiede nel suo stesso territorio. Per questo il progetto “parrocchia comunione di comunità” guarda al territorio come terra di missione e, dividendolo in zone pastorali, ne affida alle CEB la responsabilità pastorale.

Le difficoltà incontrate e i risultati raggiunti

Il progetto “parrocchia comunione di comunità” si sta realizzando ormai da anni in molte città italiane - del Nord, del Centro e del Sud - portando frutti e risultati consolanti.

Le difficoltà non mancano. Le più frequenti sono:

I risultati positivi raggiunti sono, in compenso, incoraggianti:

Le missioni popolari

Il progetto “parrocchia comunione di comunità” vede nella missione popolare uno strumento prezioso per la nuova evangelizzazione.

Essa è però concepita come espressione dell’immagine di Chiesa promossa dal Concilio e pertanto è una missione nella quale:

Tre i tempi del suo svolgimento

Primo tempo: pre-missione

L’ anno che precede la missione è il tempo in cui si dissoda il terreno e si sensibilizza l’ambiente, attraverso:

Secondo tempo: missione intensiva

Il tempo forte della missione ha la durata di una o due settimane.
I suoi momenti centrali, oltre alle consuete celebrazioni liturgiche di popolo, sono:

Terzo tempo: post-missione

Gli animatori laici sono la condizione indispensabile per dare continuità alla missione popolare.Essa richiede però anche la scelta di un progetto pastorale per la parrocchia e una programmazione della sua pastorale.
In base al progetto “parrocchia comunione di comunità”, tre sono i binari lungo i quali corre la pastorale parrocchiale nel post-missione: